In Val Seriana, l’antico borgo di Clusone custodisce monumenti unici: attraversa il suo centro storico seguendo l’itinerario che ti proponiamo, e percorri le strade acciottolate che un tempo videro passeggiare personaggi illustri come Giuseppe Verdi, visitando antiche chiese, musei e un orologio astronomico che funziona impeccabilmente dal 1583.
Il percorso è dotato di informazioni accessibili a tutti, anche alle persone con disabilità visive e uditive, grazie alla nuova segnaletica realizzata nell’ambito del Progetto S.T.A.I. (2023) in collaborazione con Promoserio, l’agenzia di sviluppo locale dedicata alla promozione turistica delle valli Seriana e Scalve. Presso ogni punto d’interesse troverai dei pannelli descrittivi, dotati di qr code che ti permetteranno di approfondire caratteristiche e vicende di ogni monumento, in formato di testo, audioguide, videoguide LIS per disabilità uditive, audiodescrizioni per persone cieche, nonché animazioni in realtà aumentata dedicate ai bambini.
Data la presenza di barriere architettoniche, non tutti i monumenti sono visitabili da persone a mobilità ridotta. Troverai le tappe accessibili a chi utilizza la carrozzina segnalate nella legenda delle 6 mappe del borgo. I virtual tour ti sveleranno l’interno dei palazzi non accessibili.
S.T.A.I. - Servizi per un Turismo Accessibile e Inclusivo - è un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Lombardia, con l’obiettivo di proporre un modello di turismo inclusivo da sviluppare nei territori lacustri e montani di Bergamo e Brescia.
Statistiche del percorso consigliato
Tempo di percorrenza medio: 1 ora e 30’ (30 minuti per il percorso, 1 ora per usufruire dei contenuti)
Lunghezza: 1,8 km
Dislivello positivo: 9
Difficoltà tecnica: medio
Dislivello negativo: 43
Altitudine massima: 660,5 m slm
Altitudine minima: 652 m slm
Tipo di percorso: anello (consigliato)
Dettagli tecnici
Adatto ai dispositivi: contenuti interattivi fruibili attraverso cellulari e tablet
Pendenza massima: -19,7°
Pavimentazione del sentiero: asfalto, porfido, acciottolato
Servizi igienici: presso il sagrato della Basilica di S. Maria Assunta
Segnaletica di orientamento o informativa: entrambe, pensate per le persone con disabilità
Presenza di alberature o zone di ombra: strade in ombra a seconda dell’ora; presenza di porticati storici
In Val Seriana, l’antico borgo di Clusone custodisce monumenti unici: attraversa il suo centro storico seguendo l’itinerario che ti proponiamo, e percorri le strade acciottolate che un tempo videro passeggiare personaggi illustri come Giuseppe Verdi, visitando antiche chiese, musei e un orologio astronomico che funziona impeccabilmente dal 1583.
Il percorso è dotato di informazioni accessibili a tutti, anche alle persone con disabilità visive e uditive, grazie alla nuova segnaletica realizzata nell’ambito del Progetto S.T.A.I. (2023) in collaborazione con Promoserio, l’agenzia di sviluppo locale dedicata alla promozione turistica delle valli Seriana e Scalve. Presso ogni punto d’interesse troverai dei pannelli descrittivi, dotati di qr code che ti permetteranno di approfondire caratteristiche e vicende di ogni monumento, in formato di testo, audioguide, videoguide LIS per disabilità uditive, audiodescrizioni per persone cieche, nonché animazioni in realtà aumentata dedicate ai bambini.
Data la presenza di barriere architettoniche, non tutti i monumenti sono visitabili da persone a mobilità ridotta. Troverai le tappe accessibili a chi utilizza la carrozzina segnalate nella legenda delle 6 mappe del borgo. I virtual tour ti sveleranno l’interno dei palazzi non accessibili.
S.T.A.I. - Servizi per un Turismo Accessibile e Inclusivo - è un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Lombardia, con l’obiettivo di proporre un modello di turismo inclusivo da sviluppare nei territori lacustri e montani di Bergamo e Brescia.
Statistiche del percorso consigliato
Tempo di percorrenza medio: 1 ora e 30’ (30 minuti per il percorso, 1 ora per usufruire dei contenuti)
Lunghezza: 1,8 km
Dislivello positivo: 9
Difficoltà tecnica: medio
Dislivello negativo: 43
Altitudine massima: 660,5 m slm
Altitudine minima: 652 m slm
Tipo di percorso: anello (consigliato)
Dettagli tecnici
Adatto ai dispositivi: contenuti interattivi fruibili attraverso cellulari e tablet
Pendenza massima: -19,7°
Pavimentazione del sentiero: asfalto, porfido, acciottolato
Servizi igienici: presso il sagrato della Basilica di S. Maria Assunta
Segnaletica di orientamento o informativa: entrambe, pensate per le persone con disabilità
Presenza di alberature o zone di ombra: strade in ombra a seconda dell’ora; presenza di porticati storici
Puoi raggiungere facilmente Clusone percorrendo la strada statale SS 671, che collega Bergamo alla Val Seriana. Arrivato in città, per seguire l’itinerario storico-artistico realizzato ti consigliamo di raggiungere la Basilica di Santa Maria Assunta (punto di interesse 2 sulle mappe), posteggiando nel parcheggio libero di Via Giovanni XXIII o in quello di via San Narno.
Una volta posteggiato, lasciati il parcheggio alle spalle e procedi verso destra in direzione della Basilica, che svetta sul centro abitato con le sue forme maestose fin dal XVII sec. Alla sua base ti aspettano tre accessi monumentali, altrettante scalinate la cui più bella è senz’altro quella centrale, curvilinea. In cima, ti troverai sotto al magnifico loggiato che fiancheggia la chiesa, costruito nel 1984 su progetto di Virginio Muzio. All’interno della Basilica sono conservati affreschi di Bernardo Brignoli (navata e abside), tele di Antonio Cifrondi raffiguranti il Giudizio Universale, l'Incoronazione della Vergine, Angeli musicanti e Gesù nel Getsemani solo per citarne alcune, la Madonna del Rosario (1730) di Andrea Fantoni e una Via Crucis novecentesca firmata dallo scultore Cesare Zonca. Il campanile è situato a nord-est della chiesa ed è alto più di 66 metri.
Se utilizzi una carrozzina, per raggiungere il monumento puoi contattare con qualche giorno di preavviso gli uffici parrocchiali, all’indirizzo mailclusone@diocesibg.it. Il personale sarà lieto di organizzare il tuo accesso.
L’ampio spazio del sagrato, rialzato e decorato da una balaustra con quattro statue di Evangelisti, dà accesso a un altro capolavoro clusonese: l’Oratorio dei Disciplini (punto 1). Perfetta dimostrazione del fermento culturale e artistico del medioevo seriano, l’edificio vide posare la sua prima pietra nel Trecento, periodo di cui sopravvive la sola porta d'ingresso ad arco. L’aspetto odierno risale largamente al Quattrocento, quando la confraternita dei Disciplini (che qui aveva sede) lo ampliò e dedicò a san Bernardino da Siena. All’esterno potrai ammirare il Trionfo della Morte e la Danza Macabra del clusonese Giacomo Borlone de Buschis, che all’interno dipinse la Vita di Gesù con la Crocifissione. Sempre all’interno, sulla volta del presbiterio, otto edicole esagonali sono affrescate con i Profeti.
Da non perdere anche la magnifica visuale panoramica che la terrazza offre sulla città e sulla valle circostante.
Puoi raggiungere facilmente Clusone percorrendo la strada statale SS 671, che collega Bergamo alla Val Seriana. Arrivato in città, per seguire l’itinerario storico-artistico realizzato ti consigliamo di raggiungere la Basilica di Santa Maria Assunta (punto di interesse 2 sulle mappe), posteggiando nel parcheggio libero di Via Giovanni XXIII o in quello di via San Narno.
Una volta posteggiato, lasciati il parcheggio alle spalle e procedi verso destra in direzione della Basilica, che svetta sul centro abitato con le sue forme maestose fin dal XVII sec. Alla sua base ti aspettano tre accessi monumentali, altrettante scalinate la cui più bella è senz’altro quella centrale, curvilinea. In cima, ti troverai sotto al magnifico loggiato che fiancheggia la chiesa, costruito nel 1984 su progetto di Virginio Muzio. All’interno della Basilica sono conservati affreschi di Bernardo Brignoli (navata e abside), tele di Antonio Cifrondi raffiguranti il Giudizio Universale, l'Incoronazione della Vergine, Angeli musicanti e Gesù nel Getsemani solo per citarne alcune, la Madonna del Rosario (1730) di Andrea Fantoni e una Via Crucis novecentesca firmata dallo scultore Cesare Zonca. Il campanile è situato a nord-est della chiesa ed è alto più di 66 metri.
Se utilizzi una carrozzina, per raggiungere il monumento puoi contattare con qualche giorno di preavviso gli uffici parrocchiali, all’indirizzo mailclusone@diocesibg.it. Il personale sarà lieto di organizzare il tuo accesso.
L’ampio spazio del sagrato, rialzato e decorato da una balaustra con quattro statue di Evangelisti, dà accesso a un altro capolavoro clusonese: l’Oratorio dei Disciplini (punto 1). Perfetta dimostrazione del fermento culturale e artistico del medioevo seriano, l’edificio vide posare la sua prima pietra nel Trecento, periodo di cui sopravvive la sola porta d'ingresso ad arco. L’aspetto odierno risale largamente al Quattrocento, quando la confraternita dei Disciplini (che qui aveva sede) lo ampliò e dedicò a san Bernardino da Siena. All’esterno potrai ammirare il Trionfo della Morte e la Danza Macabra del clusonese Giacomo Borlone de Buschis, che all’interno dipinse la Vita di Gesù con la Crocifissione. Sempre all’interno, sulla volta del presbiterio, otto edicole esagonali sono affrescate con i Profeti.
Da non perdere anche la magnifica visuale panoramica che la terrazza offre sulla città e sulla valle circostante.
La Basilica dedicata a Santa Maria Assunta e a San Giovanni Battista è il principale luogo di culto di Clusone e stata edificata tra il 1688 e il 1698 su disegno dell’architetto della Fabbrica del Duomo di Milano, Giovan Battista Quadrio.
Venne solennemente consacrata nel 1711 e nel 1961 venne insignita del titolo di basilica Minore da Papa Giovanni XXIII.
Quando si entra nella Basilica si è davanti a uno scrigno di tesori di rara bellezza e composizione armoniosa di stili diversi, in cui ogni elemento decorativo si inserisce alla perfezione nell’insieme dello stile barocco: altari marmorei, stucchi dorati, suntuosi paramenti sacri e tele dei più importanti artisti della tradizione lombardo-veneta. Di rinomata bellezza le statue poste ai lati delle pale degli altari, il maestoso Altare maggiore e il gruppo ligneo fantoniano del Crocefisso.
La facciata della chiesa è leggermente a salienti ed è priva di particolari decorazioni: in alto, al centro vi è un finestrone rettangolare.
C’è anche un museo visitabile nei giorni festivi e prefestivi, ad ingresso gratuito.
Situato a Clusone, posto di fronte alla Basilica di Santa Maria Assunta, l’Oratorio dei Disciplini è un edificio medievale del XIV secolo, voluto dalla confraternita dei Disciplini di Bergamo come sede del proprio ordine.
La struttura si presenta come una struttura semplice ma possiede numerosi affreschi di grande valore: l’affresco più importante è quello del pittore clusonese Giacomo Borlone de Buschis, suddiviso in 5 parti, che rappresenta una sintesi, unica in Europa, dei temi della morte alla fine del Medioevo. Possiamo trovare il Trionfo della Morte e la Danza Macabra nella parte esterna e la Vita di Gesù con la Crocifissione nella parte esterna.
Nel Trionfo della Morte, essa è rappresentata iconograficamente come regnante a cui tutti si sottomettono la Morte di tutti gli uomini, mentre nella fascia sottostante dell’affresco ogni personaggio in vita, con un’espressione impaurita e disperata incontra il proprio scheletro e il tutto è rappresentato con una sfilata di coppie in cui lo scheletro (il morto), è il doppio del vivo: si tratta della famosa “Danza Macabra” un tema diffuso nel nord Europa.
Il medioevo era un’epoca di pestilenze e insicurezza ma anche di arte e gusto per il bello! Un’epoca in cui si comunicava al popolo attraverso le immagini, molto più dirette degli scritti e soprattutto comprensibili anche dai moltissimi analfabeti presenti al tempo. Per questi motivi, i Disciplini di Clusone decisero di commissionare la Danza macabra, un magnifico ciclo di affreschi.
È visitabile il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 18:00, ma si consiglia di verificare gli orari di apertura sui sito web prima della visita.
Dopo aver ammirato i primi due punti del percorso, scendi verso Piazza dell’Orologio proseguendo su via Brasi (N.B. In questo tratto si raggiunge una pendenza massima di quasi 20°, in discesa). Dopo circa 100 m, sulla tua sinistra si aprirà la piazza, il cuore della città – e una passeggiata a Clusone non può non far tappa all’Orologio Fanzago!
Incastonato in una torre poderosa, l’Orologio (punto 3) è un capolavoro di ingegno e ingegneria rinascimentale. La sua unica lancetta indica non soltanto l’ora, ma anche il giorno, il mese, il segno zodiacale e la fase lunare di un preciso momento, e questo con gli stessi pezzi che aveva alla sua inaugurazione, avvenuta nel 1583. Da allora, ogni giorno viene caricato a mano. L’autore di questo capolavoro è Pietro Fanzago, esponente di una famiglia di fonditori, architetti e ingegneri attivi a Clusone dal 1360. La presenza di questa costruzione così complessa e costosa testimonia l’importanza della città ai tempi della dominazione veneziana, periodo caratterizzato da una grande ricchezza di traffici commerciali tra l’Italia e il nord Europa, per i quali Clusone era ottimamente collocata.
La torre che custodisce l’Orologio è parte del Palazzo Comunale (punto 4), la cui costruzione si fa risalire addirittura all’anno Mille. Architettonicamente severo nelle forme, è alleggerito dalla presenza di sei arcate in pietra e dagli affreschi che ne decorano l’intera parete sud, pitture che narrano importanti vicende della storia del borgo e del territorio circostante. Una curiosità? Il gattopardo rampante in scudo rosso che compare in varie zone è l’arma della comunità della Valle Seriana Superiore.
Nella corte interna, accessibile percorrendo il porticato dalla torre dell’Orologio sino in fondo e girando a sinistra, potrai scoprire altre testimonianze piene di fascino, come il portale scolpito, l’ariosa loggia che lo sovrasta e ciò che rimane di altri splendidi affreschi.
Dopo aver ammirato i primi due punti del percorso, scendi verso Piazza dell’Orologio proseguendo su via Brasi (N.B. In questo tratto si raggiunge una pendenza massima di quasi 20°, in discesa). Dopo circa 100 m, sulla tua sinistra si aprirà la piazza, il cuore della città – e una passeggiata a Clusone non può non far tappa all’Orologio Fanzago!
Incastonato in una torre poderosa, l’Orologio (punto 3) è un capolavoro di ingegno e ingegneria rinascimentale. La sua unica lancetta indica non soltanto l’ora, ma anche il giorno, il mese, il segno zodiacale e la fase lunare di un preciso momento, e questo con gli stessi pezzi che aveva alla sua inaugurazione, avvenuta nel 1583. Da allora, ogni giorno viene caricato a mano. L’autore di questo capolavoro è Pietro Fanzago, esponente di una famiglia di fonditori, architetti e ingegneri attivi a Clusone dal 1360. La presenza di questa costruzione così complessa e costosa testimonia l’importanza della città ai tempi della dominazione veneziana, periodo caratterizzato da una grande ricchezza di traffici commerciali tra l’Italia e il nord Europa, per i quali Clusone era ottimamente collocata.
La torre che custodisce l’Orologio è parte del Palazzo Comunale (punto 4), la cui costruzione si fa risalire addirittura all’anno Mille. Architettonicamente severo nelle forme, è alleggerito dalla presenza di sei arcate in pietra e dagli affreschi che ne decorano l’intera parete sud, pitture che narrano importanti vicende della storia del borgo e del territorio circostante. Una curiosità? Il gattopardo rampante in scudo rosso che compare in varie zone è l’arma della comunità della Valle Seriana Superiore.
Nella corte interna, accessibile percorrendo il porticato dalla torre dell’Orologio sino in fondo e girando a sinistra, potrai scoprire altre testimonianze piene di fascino, come il portale scolpito, l’ariosa loggia che lo sovrasta e ciò che rimane di altri splendidi affreschi.
La torre del municipio di Clusone riserva una bellissima sorpresa: in mezzo ad un tranquillo paese della Val Seriana si trova infatti un orologio che ha dell’incredibile.
Questo prodigio della meccanica funziona ancor oggi perfettamente grazie ai suoi pezzi originali, e non è poca cose se consideri che è stato progettato dal matematico locale Pietro Fanzago nel 1583!
Il suo quadrante ti stupirà e non solo per le fini decorazioni. Il cerchio esterno è infatti suddiviso in 24 parti invece che le classiche 12, e le lancette girano in senso…antiorario!
Ma le particolarità non finiscono qui. Osservandolo attentamente potrai infatti leggere le indicazioni sul segno zodiacale, sul giorno, sul mese, sulle fasi della luna e del sole e anche la durata delle ore di luce e di buio.
Riuscirai ad individuare tutte queste informazioni?
Lasciandoti la facciata con la loggia alle spalle, torna sulla strada principale tramite Piazza S. Andrea e imbocca via Cifrondi, situata sul lato opposto del Comune. Percorrila fino all’incrocio e prosegui dritto per immetterti su via Pietro Fogaccia.
Dopo circa 400 m, con una pendenza inferiore ai 5° e leggermente superiore solo nel tratto finale, raggiungerai il sagrato della Chiesa di San Defendente (punto 5), la cui costruzione risale al 1470. Oltre che al santo eponimo, l’edificio è dedicato anche a San Rocco, a sua volta protettore dalle epidemie. Piccola se paragonata alla Basilica, la chiesa è comunque ricchissima di pitture murarie, realizzate nell’arco di due secoli dalla fondazione.
Terminata la visita, torna su via Pietro Fogaccia e ripercorrila per 250 m fino all’incrocio, poi gira a sinistra per imboccare via Filippo Fogaccia. Dopo una leggera discesa (pendenza massima di circa 7,5°) di circa 200 m, sulla sinistra potrai ammirare Palazzo Fogaccia (punto 6). Costruito tra fine Seicento e inizi Settecento su progetto dell’architetto Giovanni Battista Quadrio, il palazzo è residenza privata e viene aperto in alcune occasioni per visite guidate. Grazie al virtual tour collegato alla nuova cartellonistica ti sarà possibile ammirarne le sale in qualunque momento.
Per proseguire, continua su via Fogaccia e tieni la destra per imboccare via Prina; dopo circa 130 m raggiungerai Piazza Sant’Anna e potrai ammirare la facciata dell’omonima chiesa, posta alla tua destra. La Chiesa di Sant’Anna è la 7a tappa dell’itinerario. Impossibile non notare, sulla sua facciata, l’imponente figura di San Cristoforo, protettore dei viandanti.
Lasciandoti la facciata con la loggia alle spalle, torna sulla strada principale tramite Piazza S. Andrea e imbocca via Cifrondi, situata sul lato opposto del Comune. Percorrila fino all’incrocio e prosegui dritto per immetterti su via Pietro Fogaccia.
Dopo circa 400 m, con una pendenza inferiore ai 5° e leggermente superiore solo nel tratto finale, raggiungerai il sagrato della Chiesa di San Defendente (punto 5), la cui costruzione risale al 1470. Oltre che al santo eponimo, l’edificio è dedicato anche a San Rocco, a sua volta protettore dalle epidemie. Piccola se paragonata alla Basilica, la chiesa è comunque ricchissima di pitture murarie, realizzate nell’arco di due secoli dalla fondazione.
Terminata la visita, torna su via Pietro Fogaccia e ripercorrila per 250 m fino all’incrocio, poi gira a sinistra per imboccare via Filippo Fogaccia. Dopo una leggera discesa (pendenza massima di circa 7,5°) di circa 200 m, sulla sinistra potrai ammirare Palazzo Fogaccia (punto 6). Costruito tra fine Seicento e inizi Settecento su progetto dell’architetto Giovanni Battista Quadrio, il palazzo è residenza privata e viene aperto in alcune occasioni per visite guidate. Grazie al virtual tour collegato alla nuova cartellonistica ti sarà possibile ammirarne le sale in qualunque momento.
Per proseguire, continua su via Fogaccia e tieni la destra per imboccare via Prina; dopo circa 130 m raggiungerai Piazza Sant’Anna e potrai ammirare la facciata dell’omonima chiesa, posta alla tua destra. La Chiesa di Sant’Anna è la 7a tappa dell’itinerario. Impossibile non notare, sulla sua facciata, l’imponente figura di San Cristoforo, protettore dei viandanti.
Per raggiungere la prossima tappa, lascia la chiesa alla tua destra e discendi via Vincenzo Agazzi. All’incrocio con Via Clara Maffei, vai a destra e dopo circa 100 metri incontrerai Palazzo Marinoni Barca (punto 8).
Oggi sede del MAT – Museo Arte Tempo, l’edificio risale al XVII secolo. Fu residenza della famiglia Marinoni per generazioni, fino al matrimonio fra Maria Candida e Giovanni Battista Barca, che aggiunse il proprio cognome e lo stemma nobiliare della famiglia sull’antico portale d’ingresso al parco. In quest’ultimo svettano peraltro tre grandi sequoie, inserite nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia.
L’itinerario prosegue portandoti in via Carrara Spinelli, sempre dritto per 230 m, superando Piazza Uccelli e raggiungendo infine Piazza del Paradiso, dove si erge la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso (punto 9). All’interno dell’edificio del 1495, esternamente semplice con la sua facciata in sasso locale, sono conservate opere dai colori vividi; la più significativa è senz’altro l’affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna Addolorata, al quale la città è molto legata. Non da meno sono le pale dipinte dai clusonesi Carpinoni, Cifrondi, Galizzi e Brighenti, affiancate dalle Allegorie della Fede, della Speranza e della Carità dello scultore Andrea Fantoni (XVII-XVIII sec.).
Per raggiungere la prossima tappa, lascia la chiesa alla tua destra e discendi via Vincenzo Agazzi. All’incrocio con Via Clara Maffei, vai a destra e dopo circa 100 metri incontrerai Palazzo Marinoni Barca (punto 8).
Oggi sede del MAT – Museo Arte Tempo, l’edificio risale al XVII secolo. Fu residenza della famiglia Marinoni per generazioni, fino al matrimonio fra Maria Candida e Giovanni Battista Barca, che aggiunse il proprio cognome e lo stemma nobiliare della famiglia sull’antico portale d’ingresso al parco. In quest’ultimo svettano peraltro tre grandi sequoie, inserite nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia.
L’itinerario prosegue portandoti in via Carrara Spinelli, sempre dritto per 230 m, superando Piazza Uccelli e raggiungendo infine Piazza del Paradiso, dove si erge la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso (punto 9). All’interno dell’edificio del 1495, esternamente semplice con la sua facciata in sasso locale, sono conservate opere dai colori vividi; la più significativa è senz’altro l’affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna Addolorata, al quale la città è molto legata. Non da meno sono le pale dipinte dai clusonesi Carpinoni, Cifrondi, Galizzi e Brighenti, affiancate dalle Allegorie della Fede, della Speranza e della Carità dello scultore Andrea Fantoni (XVII-XVIII sec.).
Nel passato gli orologi da polso non esistevano; al massimo c’era la “cipolla”, che si teneva in tasca ed era appannaggio di pochi abbienti. Come faceva la maggior parte delle persone per conoscere l’ora? Si affidava agli orologi pubblici, quasi sempre incastonati nella principale torre cittadina, di modo da essere visibili da tutti anche a distanza.
Nella seicentesca e affrescata sede del Palazzo Marinoni Barca potrai visitare un singolare museo che custodisce, insieme con opere degli artisti clusonesi, una rara collezione di meccanismi di orologi da torre, testimonianza dell’alto livello di tecnologia raggiunta dai nostri antenati. Inizia il tuo viaggio nel tempo!
Nel centro storico di Clusone, si trova la Chiesa del Paradiso.
Costruita come estensione di un monastero nel XIII secolo, deve il suo aspetto odierno a diversi interventi strutturali e decorativi tra Settecento e Novecento.
Situato in Piazza Paradiso, conserva al suo interno pregevoli opere d’arte.
La facciata spoglia e austera cela, infatti, un interno ricco di dipinti, cappelle e opere suggestive. Di notevole bellezza c’è sicuramente l’affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna Addolorata, particolare e devotissima rappresentazione del dolore mariano, e numerose le opere di scultori, cesellatori, intagliatori e pittori clusonesi, tra cui Carpinoni, Cifrondi, Galizzi e Brighenti. Il novecentesco Altare della Visitazione, opera di Virginio Muzio, con la ripresa di elementi di Fantoni è uno degli elementi artistici di maggior nota.
La facciata è realizzata in sasso locale e, per tradizione, si sostiene che queste pietre provenissero da alcuni fortini, rifugio di guelfi e ghibellini.
Sei giunto quasi alla fine dell’itinerario consigliato. Per concluderlo, torna verso Piazza Uccelli e tieni la sinistra per imboccare via Guglielmo Marconi. Alla fine, sulla destra si aprirà Piazza della Rocca, una delle principali piazze di Clusone insieme a Piazza dell’Orologio, che ancora oggi, tutti i lunedì, ospita numerose bancarelle del mercato storico della città.
Da qui potrai tornare verso il punto di partenza percorrendo via Lattanzio Querena, raggiungendo Piazza Baradello e salendo da Piazza dell’Orologio fino a raggiungere la Basilica.
Per persone con disabilità motoria che hanno seguito l’itinerario accompagnate, consigliamo di fare una sosta in Piazza della Rocca facendo recuperare l’auto all’accompagnatore, in modo da non dover coprire tutto il dislivello per tornare alla Basilica.
Non è in alcun modo vincolante seguire l’itinerario dalla tappa 1 alla tappa 10; l’utente può iniziare il suo tour anche da un punto intermedio, ogni cartello riporta la distanza, in minuti, dai punti di interesse precedente e successivo.
Altri posteggi disponibili si trovano in Piazzale del Sole (il parcheggio più grande di Clusone) via San Defendente (alcuni liberi e alcuni con disco orario), in via Mazzini, in Piazza Manzù, in via Gusmini, in via Roma e in Via Dante questi ultimi più a valle rispetto a quello consigliato in apertura dell’itinerario.
Se scegli uno di questi parcheggi, oppure se raggiungi Clusone con i mezzi pubblici (tram T1 da Bergamo ad Albino, poi bus linea S con discesa su via Dante) inizierai il percorso da una zona diversa, ma niente paura: potrai comunque orientarti grazie alle mappe del centro poste nelle vicinanze.
Sei giunto quasi alla fine dell’itinerario consigliato. Per concluderlo, torna verso Piazza Uccelli e tieni la sinistra per imboccare via Guglielmo Marconi. Alla fine, sulla destra si aprirà Piazza della Rocca, una delle principali piazze di Clusone insieme a Piazza dell’Orologio, che ancora oggi, tutti i lunedì, ospita numerose bancarelle del mercato storico della città.
Da qui potrai tornare verso il punto di partenza percorrendo via Lattanzio Querena, raggiungendo Piazza Baradello e salendo da Piazza dell’Orologio fino a raggiungere la Basilica.
Per persone con disabilità motoria che hanno seguito l’itinerario accompagnate, consigliamo di fare una sosta in Piazza della Rocca facendo recuperare l’auto all’accompagnatore, in modo da non dover coprire tutto il dislivello per tornare alla Basilica.
Non è in alcun modo vincolante seguire l’itinerario dalla tappa 1 alla tappa 10; l’utente può iniziare il suo tour anche da un punto intermedio, ogni cartello riporta la distanza, in minuti, dai punti di interesse precedente e successivo.
Altri posteggi disponibili si trovano in Piazzale del Sole (il parcheggio più grande di Clusone) via San Defendente (alcuni liberi e alcuni con disco orario), in via Mazzini, in Piazza Manzù, in via Gusmini, in via Roma e in Via Dante questi ultimi più a valle rispetto a quello consigliato in apertura dell’itinerario.
Se scegli uno di questi parcheggi, oppure se raggiungi Clusone con i mezzi pubblici (tram T1 da Bergamo ad Albino, poi bus linea S con discesa su via Dante) inizierai il percorso da una zona diversa, ma niente paura: potrai comunque orientarti grazie alle mappe del centro poste nelle vicinanze.