Un giorno della primavera del 1871, un musicista polacco di nome Massimiliano Prihoda che doveva esibirsi al Teatro della Scala a Milano, passò a trovare i suoi parenti che si erano stabiliti anni prima a Dorga, in Val Seriana. Fu talmente colpito dalla bellezza dei luoghi, soprattutto del Passo della Presolana, che decise di tornarvi successivamente con la moglie Anna Stereat, pittrice.
I due passeggiavano spesso fino al Belvedere, un dirupo che si trovava alla fine di un sentiero tra i boschi: la gente del posto si abituò a quella coppia di stranieri e iniziò a chiamarli “gli sposi”. Senza una motivazione apparente, un giorno di fine settembre, dopo un forte temporale, i due giovani si recarono al dirupo; dopo che Anna dipinse il ritratto del marito e lui compose una breve melodia dedicata alla moglie, si gettarono nel vuoto abbracciati, e così furono trovati il giorno dopo alla base dello strampiombo.
Da allora, quel luogo prende il nome di “Salto degli sposi” ed è meta degli innamorati di ogni parte che vengono qui per gettare dei fiori come augurio per il loro amore.
Curiosità:
Sembra che il quadro di Anna Stereat sia stato trovato per caso a Bombay (India) al Prince of Wales Museum of Western India, e che lo spartito sia stato recentemente riscoperto nella biblioteca del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo.