Nelle Magnifiche Valli bergamasche, arte, natura e storia si intrecciano per donarti giornate di meraviglia. In Val Seriana, l’antico borgo di Clusone custodisce monumenti unici: attraversa il suo centro storico seguendo l’itinerario che ti proponiamo, e percorri le strade acciottolate che un tempo videro passeggiare personaggi illustri come Giuseppe Verdi, visitando antiche chiese, musei e un orologio astronomico che funziona impeccabilmente dal 1583.
Clusone
Il percorso è dotato di informazioni accessibili a tutti, anche alle persone con disabilità visive e uditive, grazie alla nuova segnaletica realizzata nell’ambito del Progetto S.T.A.I. (2023) in collaborazione con Promoserio, l’agenzia di sviluppo locale dedicata alla promozione turistica delle valli Seriana e Scalve. Presso ogni punto d’interesse troverai dei pannelli descrittivi, dotati di qr code che ti permetteranno di approfondire caratteristiche e vicende di ogni monumento, in formato di testo, audioguide, videoguide LIS per disabilità uditive, audiodescrizioni per persone cieche, nonché animazioni in realtà aumentata dedicate ai bambini.
S.T.A.I. – Servizi per un Turismo Accessibile e Inclusivo – è un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Lombardia, con l’obiettivo di proporre un modello di turismo inclusivo da sviluppare nei territori lacustri e montani di Bergamo e Brescia.
Puoi raggiungere facilmente Clusone percorrendo la strada statale SS671, che collega Bergamo alla Val Seriana. Arrivato in città, trovi un ampio e comodo parcheggio nella parte alta del centro, presso il Piazzale del Sole in via S. Marco 33.
Una volta posteggiato, lasciati il piazzale alle spalle e costeggia le case coi giardini terrazzati, continuando su via San Marco per addentrarti nell’abitato, fra locali e negozi tipici. Dopo circa 100 metri, al bivio, continua dritto per poi girare a destra su via Marconi. In fondo alla strada, gira ancora a destra e ti troverai nella piccola ma pittoresca Piazza del Paradiso.
Qui incontri il primo punto d’interesse storico: la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso, eretta nel 1495. All’interno dell’edificio, esternamente semplice con la sua facciata in sasso locale, sono conservate opere dai colori vividi; la più significativa è senz’altro l’affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna Addolorata, al quale la città è molto legata. Non da meno sono le pale dipinte dai clusonesi Carpinoni, Cifrondi, Galizzi e Brighenti, affiancate dalle Allegorie della Fede, della Speranza e della Carità dello scultore Andrea Fantoni (XVII-XVIII sec.).
Per proseguire, dai le spalle alla chiesa, torna per un tratto sui tuoi passi e raggiungi la piccola Piazza Pietro Antonio Uccelli. Continuando dritto tenendo la destra, per imboccare via Carrara Spinelli. Dopo 140 metri raggiungerai altri due importanti monumenti: il Museo Arte Tempo e Palazzo Carrara Spinelli. Il primo, ospitato negli ambienti del seicentesco Palazzo Marinoni Barca, esporre opere di artisti prevalentemente clusonesi, donate dalle famiglie Sant’Andrea, Querena, Trussardi Volpi e Nani. Fra le opere di maggior pregio, non perderti le tele del bergamasco Giovan Paolo Cavagna e di Palma il Giovane (dalla collezione Suardo) e le due sculture di Giacomo Manzù, vissuto a Clusone durante il periodo della guerra.
Nel giardino adiacente, il Parco Nastro Azzurro, si ergono tre sequoie secolari inserite nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia. Il luogo perfetto per una pausa in relax!
Di fronte sorge Palazzo Carrara Spinelli, a lungo di proprietà dell’omonima famiglia, divenuto nell’Ottocento un salotto culturale grazie alla contessa Clara Carrara Maffei, che ospitò personaggi illustri come il compositore Giuseppe Verdi e il letterato politico Carlo Tenca.
Per continuare l’itinerario, imbocca il passaggio a sinistra del museo e percorri la leggera salita fino a Piazza Marinoni. In fondo, all’incrocio, continua dritto per raggiungere Piazza dell’Orologio. Questo è il cuore della città – e una passeggiata a Clusone non può non far tappa all’Orologio Fanzago!
Incastonato in una torre poderosa, l’Orologio è un capolavoro di ingegno e ingegneria rinascimentale. La sua unica lancetta indica non soltanto l’ora, ma anche il giorno, il mese, il segno zodiacale e la fase lunare di un preciso momento, e questo con gli stessi pezzi che aveva alla sua inaugurazione, avvenuta nel 1583. Da allora, ogni giorno viene caricato a mano. L’autore di questo capolavoro è Pietro Fanzago, esponente di una famiglia di fonditori, architetti e ingegneri attivi a Clusone dal 1360. La presenza di questa costruzione così complessa e costosa testimonia l’importanza della città ai tempi della dominazione veneziana, periodo caratterizzato da una grande ricchezza di traffici commerciali tra l’Italia e il nord Europa, per i quali Clusone era ottimamente collocata.
La torre che custodisce l’Orologio è parte dell’Edificio Comunale, la cui costruzione si fa risalire addirittura all’anno Mille. Architettonicamente severo nelle forme, è alleggerito dalla presenza di sei arcate in pietra e dagli affreschi che ne decorano l’intera parete sud, pitture che narrano importanti vicende della storia del borgo e del territorio circostante. Una curiosità? Il gattopardo rampante in scudo rosso che compare in varie zone è l’arma della comunità della Valle Seriana Superiore. Nella corte interna, accessibile percorrendo il porticato dalla torre dell’Orologio sino in fondo e girando a sinistra, potrai scoprire altre testimonianze piene di fascino, come il portale scolpito, l’ariosa loggia che lo sovrasta e ciò che rimane di altri splendidi affreschi.
Ti attende ora un’altra tappa speciale: uscendo dal palazzo comunale su Piazza Sant’Andrea, gira a sinistra su via Ruggero Viti e dopo circa 50 metri si staglierà davanti a te una magnifica scalinata curvilinea. È il più bello dei tre accessi monumentali alla Basilica di Santa Maria Assunta, che svetta sul centro abitato con le sue forme maestose fin dal XVII sec.
In cima alla scalinata, ti troverai sotto al magnifico loggiato che fiancheggia la chiesa, costruito nel 1984 su progetto di Virginio Muzio. All’interno della basilica sono conservati affreschi di Bernardo Brignoli (navata e abside), tele di Antonio Cifrondi raffiguranti il Giudizio Universale, l‘Incoronazione della Vergine, Angeli musicanti e Gesù nel Getsemani solo per citarne alcune, la Madonna del Rosario (1730) di Andrea Fantoni e una Via Crucis novecentesca firmata dallo scultore Cesare Zonca. Il campanile è situato a nord-est della chiesa ed è alto più di 66 metri.
L’ampio spazio del sagrato, rialzato e decorato da una balaustra con quattro statue di Evangelisti, dà accesso a un altro capolavoro clusonese: l’Oratorio dei Disciplini. Perfetta dimostrazione del fermento culturale e artistico del medioevo seriano, l’edificio vide posare la sua prima pietra nel Trecento, periodo di cui sopravvive la sola porta d’ingresso ad arco. L’aspetto odierno risale largamente al Quattrocento, quando la confraternita dei Disciplini (che qui aveva sede) lo ampliò e dedicò a san Bernardino da Siena. All’esterno potrai ammirare il Trionfo della morte e la Danza Macabra del clusonese Giacomo Borlone de Buschis, che all’interno dipinse la Vita di Gesù con la Crocifissione. Sempre all’interno, sulla volta del presbiterio otto edicole esagonali sono affrescate con i Profeti.
Da non perdere anche la magnifica visuale panoramica che la terrazza offre sulla città e sulla valle circostante.
Sei giunto quasi alla fine dell’itinerario consigliato. Per concluderlo, ridiscendi su via Brasi e, lasciandoti le scalinate alle spalle, procedi verso destra per imboccare via Giudici. Continua dritto fra antichi palazzi, chiostri e mura fino a tornare su Piazza dell’Orologio e, da qui, imbocca la prima a destra, via Fanzago. Alla fine della strada, dopo uno sguardo sulla Clusone più slow e segreta, ti troverai su via Lattanzio Querena, animata da numerosi negozi e locali tipici.
Girando a destra, imbocca il passaggio verso Piazza della Rocca per un’occhiata verso il quartiere più verde di Clusone. Continuando dritto, incontrerai nuovamente via S. Marco e, da lì, potrai tornare al parcheggio.
Altri posteggi disponibili si trovano in via S. Narno 2, dietro la Basilica di S. Maria Assunta; in via Mazzini, in Piazza Manzù, in via Gusmini e in via Roma, questi ultimi più a valle rispetto a quello consigliato in apertura dell’itinerario.
Se scegli uno di questi parcheggi, oppure se raggiungi Clusone con i mezzi pubblici (tram T1 da Bergamo ad Albino, poi bus linea S con discesa su via Dante) inizierai il percorso da una zona diversa, ma niente paura: potrai comunque orientarti grazie alle mappe del centro poste nelle vicinanze.