Sussidiaria della parrocchia di Santa Grata Inter Vites, la piccola Chiesa di S. Erasmo può esser considerata una delle più affascinanti di Bergamo.
Sin dalla facciata, perlopiù in pietra viva irregolare, colpisce per l’aspetto antico e spoglio. Il portale d’ingresso è rettangolare, fiancheggiato da due piccole finestre e sormontato da un affresco raffigurante il santo e la Vergine, sottostante a sua volta a una grande finestra. Sul muro si possono ancora vedere chiaramente le arcate a tutto sesto di tre antichi ingressi, successivamente murati.
La chiesa mostra semplicità anche dal punto di vista architettonico: possiede infatti una pianta rettangolare a navata unica, coperta da una volta molto ribassata. All’interno si possono ammirare un altare in stile neoclassico, un coro in legno dipinto, resti di affreschi quattrocenteschi ma, soprattutto, una serie di tele di inizi Ottocento raffiguranti episodi della vita del santo, in cornici a stucco. Le lesene e altre riquadrature decorative sono in finto marmo. Infine, sul soffitto della volta, affreschi sempre ottocenteschi simulano la presenza di una cupola tramite effetto a trompe-l’oeil.
Fanno parte dell’edificio anche un piccolo campanile a pianta quadrata, posto a nord-est, e una sagrestia. Sotto la chiesa sono presenti anche ambienti ipogei, a livello del terreno sul lato di vicolo S. Erasmo.
Tra le particolarità di questa chiesa va sicuramente ricordato lo spadino della finestrella sinistra. Qui, infilato in una fessura e fissato a una catenella, c’è una corta spada di metallo che si può facilmente estrarre. Un avvertimento? Una sorta di Spada nella Roccia?
Niente di tutto questo! In realtà serviva – e serve ancora oggi – per le elemosine. La fessura da cui viene estratto è dedicata alle offerte: i fedeli lasciano cadere le monete nella fessura e poi si assicurano che siano cadute nella cassetta servendosi dello spadino.
Forse non glamour come una spada leggendaria, ma non per questo meno pittoresco.